
Immagine Profilo Twitter della U.S Salernitana 1919
“Quando sei martello batti, quando sei incudine statti“. Questo noto proverbio sembrerebbe essere il più indicato per descrivere il non certo edificante episodio della lite occorsa tra Matteo Lovato e alcuni tifosi della Salernitana ieri al termine dell’amichevole persa 1-0 contro il Volos nel ritiro di Rivisondoli.
Lovato è andato a muso duro contro chi aveva criticato Simy adducendo come motivazione (interpretando il suo audio) che è stato giusto subire le critiche della stagione passata fino al 30 giugno ma dal 1°luglio si resetta tutto e si deve sostenere per la nuova stagione.
Una tesi anche ragionevole ma che è fallace per due motivi. In primis, non è che la mezzanotte dell’1 luglio 2024 abbia di colpo cancellato una delle retrocessioni più vergognose della Salernitana e della storia del calcio italiano. Ci vorrà tempo, molto tempo per cicatrizzare quello che giustamente lo stesso tecnico granata Martusciello ha definito come una “ferita”.
E in “secundis” il sostegno va meritato anche con l’atteggiamento. E purtroppo Lovato così come Simy così come Lassana Coulibaly e altri sembrano essere “schiattati in corpo“, cioè stanno dimostrando proprio con il linguaggio corporeo di avere voglia zero nell’essere a Rivisondoli e nel rimanere in granata.
Quindi, Lovato ora sia incudine e si prenda le critiche senza ribattere. Perché sappia che sono proprio i tifosi della Salernitana a desiderare che il difensore torni “martello” con la casacca della Bersagliera.