In vista di Salernitana-Pisa di domenica, ci descrive l’ambiente pisano il direttore di PisaNews.net Antonio Tognoli
Che Pisa vedremo in campo domenica?
“Vedremo in campo il solito Pisa che si è visto in campo nelle prime 3-4 giornate con l’eccezione purtroppo riguardante Mehdi Leris che si è infortunato gravemente. La sfortuna ha voluto che siano accaduti due infortuni gravi nella stessa parte di campo (la trequarti, ndr), dato che Leris era stato ingaggiato per sostituire l’infortunato Estevez. Inzaghi sarà quindi costretto a riadattare quel settore“.
Sei soddisfatto del mercato del Pisa?
“Innanzitutto, a proposito di mercato, debbo dire che il Pisa ha deciso di non attingere al mercato degli svincolati per sostituire Leris. Il mercato è stato fatto con intelligenza, dato che si è privilegiato mantenere la rosa già in essere e si sono semplicemente messi i calciatori nel loro ruolo, facendoli giocare con un sistema di gioco a loro più confacente come il 3-4-2-1“.
Quindi sta contando molto il “fattore Inzaghi”, giusto?
“Assolutamente. Inzaghi è stato un fattore devastante, nel senso positivo del termine, inizialmente dal punto di vista mediatico. E poi soprattutto dal punto di vista tecnico, dato che è stato padrone del gruppo fin dal primo giorno di ritiro. Ha contribuito a ricreare quel clima di entusiasmo che mancava a Pisa dalla finale playoff persa con il Monza due anni fa. I risultati, ovviamente, lo stanno aiutando a partire dall’1-1 in amichevole con l’Inter“.
Solo che al tecnico piacentino sta appiccicata l’etichetta di allenatore bravissimo in B ma molto meno bravo in A. Sei d’accordo?
“Mah, in B Inzaghi ha sempre fatto bene. Quanto alla Serie A non ti saprei dire poiché qui a Pisa non la vediamo da più di trent’anni. Però, riferendomi allo scorso campionato con la Salernitana, io penso che Inzaghi non sia giudicabile non essendoci stato tutta la stagione e anche perché forse ci sono stati altri fattori che hanno contribuito al brutto campionato dei granata. Invece, rimanendo in casa Pisa, posso dirti che Aquilani lo scorso anno ha deluso visto che Inzaghi per ora, con la stessa rosa, sta raccogliendo ben altri risultati“.
Come vedi la Salernitana?
“Vedo la Salernitana come una squadra che è sì reduce da un’annata difficile ma ha un grandissimo direttore sportivo che qui a Pisa conosciamo bene per aver conquistato la promozione in Serie B. Un direttore sportivo che ha costruito una rosa che può classificarsi tranquillamente nelle prime 8, avendo giocatori di livello come ad esempio Torregrossa che è stato prelevato proprio dal Pisa. La partita dell’Arechi sarà poi già difficile di suo perché il pubblico granata sarà un fattore importante e poi vi è una difficoltà aumentata dal fatto che sarà una partita che viene dopo la sosta e che il Pisa giocherà poi tre giorni dopo in Coppa Italia“.
Qual è la tua griglia di partenza del campionato?
“Per la A diretta dico Cremonese e Sampdoria a condizione che i blucerchiati sistemino le vicende societarie. Alle loro spalle diverse squadre tra le quali Pisa e Salernitana. Attenzione al Cesena che potrebbe diventare il Catanzaro della scorsa stagione“.
In conclusione, un calciatore potenzialmente decisivo per parte
“Non vedo sinceramente un nome in grado di poter fare la differenza da una parte e dall’altra. Per la Salernitana, ti direi che a far la differenza potrebbe essere proprio il pubblico dell’Arechi, nel Pisa potrei dirti Tramori o Bonfanti ma credo che sia più importante che il gruppo a disposizione di Inzaghi sappia gestire i momenti topici della partita, vale a dire l’inizio gara e il finale“.