Attenzione, INIZIO BATTUTA: ma vuoi vedere che il tanto declamato dall’AD della Salernitana Maurizio Milan progetto triennale riguarda la riduzione in appello della condanna inflitta a Danilo Iervolino per corruzione da 4 a 3 anni di reclusione? Attenzione, FINE BATTUTA.
Torniamo seri. In primis, augurando al patron della Salernitana che le vicende giudiziarie che lo coinvolgono si risolvano al meglio per lui. In secundis, però, evidenziando tutto il nostro scetticismo rispetto a questo fantomatico “progetto triennale” che Milan ha ribadito sia sabato al “Mattino” che ieri nel post partita di Salernitana-Juve Stabia 1-2.
Uno scetticismo che dichiarammo alla notizia dell’ingaggio di Colantuono e che confermiamo a chiare lettere. Lo ribadiamo: chi è stato un importante allenatore in Serie A e B e legittimamente inizia a dedicarsi altro, non può tornare indietro altrimenti fa danni.
E ieri Colantuono ha sbagliato praticamente tutto. Il tecnico delle vespe Pagliuca ha “costretto” la Salernitana a giocare come ha voluto: ossia confusionaria in attacco e lasciando praterie sia sulle fasce che negli ultimi trenta metri.
Sarebbe bastato sfruttare di più e con più criterio le fasce laterali e insistere sui traversoni considerato che in porta Thiam non era proprio irreprensibile sulle uscite, lasciando un uomo in più in copertura per meglio fronteggiare le ripartenze stabiesi. E invece si è fatto l’esatto contrario.
Come non hanno convinto le scelte. Se progetto triennale deve essere si punti definitivamente su Wlodarczyk titolare in attacco in luogo di Simy. Se progetto triennale deve essere si escludano definitivamente i calciatori che non ne faranno parte, a cominciare da Maggiore. Se progetto triennale deve essere si valorizzino chi è stato acquistato in estate come Braaf e Kallon che ieri non avranno certo fatto i salti di gioia vedendosi preferiti da Fusco junior.
Poi, a proposito di progetto triennale, quanti anni devono ancora passare perché la Salernitana sia finalmente “defabianizzata”? Già, perché ci sono ancora figure legate all’ex ds (facciamo alcuni nomi senza paura: il team manager Avallone, la segretaria Borgia, lo stesso Colantuono) in società.
Solitamente quando arriva una nuova gestione avviene sempre la “piazza pulita” delle cariche, soprattutto di quelle importanti. Da quando invece è arrivato Danilo Iervolino alla Salernitana, le persone legate alla vecchia sono rimaste al loro posto. Si attende la redazione di un altro progetto triennale per avere volti nuovi in società?