
Prima osservazione: “banalità” e “semplicità” sembrano sinonimi ma non lo sono. Quindi, scrivere che è meglio pareggiare che perdere potrebbe sembrare banale ma in realtà è un semplice concetto: nel calcio, soprattutto in periodi di vacche magre, bisogna sapersi accontentare.
Seconda osservazione: il calcio è semplice ma non è una scienza esatta dove “prestazione” e “risultato” sono grandezze direttamente proporzionali. E la Salernitana di Breda ne è l’ennesima prova.
In queste 5 partite, prestazioni alla mano, i granata avrebbero dovuto incamerare 3 punti frutto di altrettanti pareggi con Sassuolo, Pisa e Reggiana. Invece ne hanno portati a casa ben 7, grazie ai successi con Reggiana e Cremonese e allo 0-0 di ieri a Brescia.
Una partita dove le Rondinelle non hanno fatto nulla di trascendentale ma, rispetto al niente della Salernitana, hanno costruito tre nitide occasioni che per sfortuna (palo di Olzer) e bravura di Christensen (ottimo su Dickmann) non si sono concretizzati in reti.
E quindi? Quindi va bene così da un lato perchè se sei in fondo alla graduatoria devi essere per forza machiavellico. Conta solo il risultato, conta solo fare punti
Però dall’altro bisogna dire che Breda deve trovare una quadra dal punto di vista del gioco. Perchè non sempre una non prestazione verrà “premiata” da un risultato positivo.