
Immagine: U.S Salernitana 1919
Un solo risultato a disposizione aveva la Salernitana ieri con il Modena. E, per fortuna dei granata, lo ha ottenuto. Il successo contro gli emiliani di mister Mandelli mantiene sì la Bersagliera in penultima posizione ma allo stesso tempo la mantiene attaccata al treno salvezza composto da diversi vagoni (con i risultati di oggi che chiariranno meglio l’ordine degli stessi).
Ma oltre al risultato sono da rimarcare altri aspetti positivi. Innanzitutto, il gruppo. Da tempo non si assisteva a un’esultanza compatta di tutta la squadra come quella ammirata ieri al gol partita di Soriano. Così come da tempo non si assistevano a movimenti di giubilo dopo chiusure difensive come quelle effettuate da Bronn e da Ferrari.
E sono state commoventi le gesta atletiche di Cerri che ha giocato un secondo tempo sontuoso dal punto di vista del sacrificio e del lavoro sporco per far salire la squadra, riscattando il rigore sbagliato con il Cesena.
Infine, non si può non sottolineare come – se non nel modulo che continua a essere un dubbioso 3-5-2 – Breda abbia deciso un undici titolare tipo infondendo certezze alla squadra.
Però questa vittoria, seppur importante, non cancella in un sol colpo aspetti negativi che sono ancora presenti. A netto di alcune occasioni, il primo tempo è stato nuovamente giochicchiato dalla Salernitana. E, soprattutto, nella ripresa ci sono state delle distrazioni di troppo. Distrazioni che una squadra con l’acqua alla gola non può assolutamente più permettersi.
Quella di Corazza che ha portato Magnino a divorarsi il gol del pareggio per il Modena stava quasi risultando essere fatale. Ecco, ricordiamoci che queste distrazioni in questo momento della stagione non pregiudicano solo una partita. Possono pregiudicare una stagione e mandare la Salernitana in Serie C. Se lo ricordino i calciatori.