
Pareva strano. Pareva strano che la Salernitana si giocasse un playout di Serie B senza nessuna vicenda extracampo dopo quanto accaduto sia nel 2016 e nel 2019.
E infatti, a poco più di 24 ore dalla disputa dell’andata dello spareggio salvezza all’Arechi contro il Frosinone, ecco puntuale il problema. Brescia a rischio deferimento e penalizzazione di 4 punti che vorrebbe dire declassamento dal sestultimo al terzultimo posto con conseguente retrocessione per mancati versamenti erariali, Frosinone salvo e Salernitana costretta al playout con la Sampdoria.
Uno scenario già arzigogolato reso ancora più complicato dalla decisione della Lega B di rinviare i playout a data da destinarsi, fornendo due assist giuridici sia alla Salernitana che alla Sampdoria per propiziare un’estate di carte bollate.
I granata – e l’AD Milan già lo ha fatto – sottolineano come sia stato illegittimo che la Lega B abbia preso una tale decisione in assenza di un provvedimento ufficiale (il Brescia verrà deferito il 22 maggio); i blucerchiati, dal canto loro, dovessero ritrovarsi quartultimi giustamente pretenderebbero il diritto di giocarsi la salvezza ai playout. Quindi, lo spettro della B a 21/22 squadre già si sta profilando all’orizzonte.
Ma cosa ha causato il problema? Semplice, i 53 giorni tra il 17 marzo e il 9 maggio. Nel senso che la prima data è il termine del ravvedimento di 30 giorni concesso dall‘Agenzia delle Entrate al contribuente, in questo caso il Brescia Calcio, per poter ottemperare ai versamenti erariali di novembre-dicembre-gennaio da fare entro il 17 febbraio.
La seconda è quando l’Agenzia delle Entrate ha avvisato la Covisoc sull’inadempienza della società di Cellino (che poi sia stata truffata o meno dalla società con la quale ha intavolato la procedura legale della cessione di credito d’imposta secondo quanto asserisce il patron delle Rondinelle è un altro discorso). Covisoc che poi ha trasmesso gli atti alla Procura Federale nella settimana successiva.
Ebbene, ci sono voluti 53 giorni. Tempo che – secondo i bene informati – è assolutamente pertinente con le dinamiche dell’Agenzia delle Entrate.
A questo punto, quindi, abbiamo imparato una cosa nuova: non c’è sincronizzazione tra Agenzia delle Entrate e tempi sportivi. Ergo, dalla prossima stagione metteremo un asterisco a tutte le classifiche a fine campionato. Scrivendoci sotto: “classifica valida a netto dell’esito dei controlli dell’Agenzia delle Entrate“.