Il ds della Salernitana Daniele Faggiano doveva scegliere un allenatore di categoria per la Serie C ma che vedesse Salerno come la sua occasione per dare una svolta importante per la sua carriera. Giuseppe Raffaele è il nome che corrisponde a questo identikit.
Nato a Barcellona Pozzo di Gotto il 5 dicembre 1975, da calciatore Raffaele è stato un onesto attaccante di Serie C e D in diverse squadre calabro-sicule. E, dopo il ritiro nel 2006, inizia la sua carriera di allenatore con il Due Torri in Eccellenza, rimanendovi per cinque stagioni. Poi l’Akragas e l’Orlandina in Eccellenza, con quest’ultima squadra portata in Serie D nel 2013.
Nell’estate del 2014 viene chiamato alla guida della squadra della sua città, l’Igea Virtus, portata in Serie D nel 2016. Nel 2018, dopo un fugace passaggio col Messina, esordisce in Serie C alla guida del Potenza. In due stagioni in Lucania mette a referto un quinto e un quarto posto.
Nell’estate del 2020 passa al Catania ma viene esonerato nel marzo del 2021. Nell’ottobre di quello stesso anno passa alla Viterbese ma vi rimane solo un mese poiché viene esonerato. Dodici mesi dopo ritorna al Potenza e centra il traguardo dei playoff con un nono posto. A fine anno decide di lasciare e rimane fermo per quasi una stagione.
Quasi perché nel mese di marzo 2024 viene chiamato all’Audace Cerignola al posto dell’esonerato Tisci. Centra i playoff e nella stagione successiva contende fino quasi alla fine la promozione diretta all’Avellino. Ora la chiamata della Salernitana.
Dopo Catania, quindi, Raffaele ottiene (con tutto il rispetto per le altre) una nuova grande occasione in una piazza storica del calcio italiano. Una piazza calcisticamente depressa (e non potrebbe essere altrimenti dopo due retrocessioni consecutive) ma alla quale basta una scintilla per riaccendersi. E chissà che il suo 3-5-2 possa costituire un innesco di entusiasmo.