Una leggenda metropolitana del Vecchio West afferma che nei saloon sul pianoforte campeggiava un cartello: “non sparate sul pianista“. Chi allietava le serate dei duri e rozzi uomini di frontiera, infatti, doveva godere di una Convezione di Ginevra ante litteram e non doveva dunque essere oggetto di risse o, peggio, di pistolettate.
Ebbene, rimaniamo ancorati a un verbo che inizia per “s” e a un sostantivo che comincia per “p”, sostituendo “sparare” con “sputare” e “pianista” con “punto”. Perché la maggior parte dell’ambiente salernitano sta letteralmente sputando sul punto che la Salernitana ha conquistato al “Mapei Stadium” di Reggio Emilia contro il Sassuolo.
Vero, i granata si sono fatti rimontare dai neroverdi dopo i primi ottimi 20 minuti concretizzatisi con il doppio vantaggio firmato da Ikwuemesi e Dia. Vero, poi il Sassuolo ha preso a pallonate la Salernitana e solo un grandissimo Ochoa ha evitato la goleada. Vero, la squadra dal 70′ era fisicamente morta. Vero, i cambi di Inzaghi (soprattutto Bradaric per Daniliuc e Legowski per Bohinen) hanno lasciato più di qualche perplessità.
Ma in questo clima da encefalogramma piatto, non si possono non sottolineare gli unici due aspetti positivi della trasferta emiliana: la non sconfitta e la fortuna che, per la prima volta in stagione, è girata dalla parte dei granata (vedi pali di Pinamonti e Mulattieri). Due aspetti che uniti al punto guadagnato sul Verona sconfitto ieri a Genova (in attesa che Juventus, Napoli e Atalanta facciano il loro con Cagliari, Empoli e Udinese) fanno crescere un minimo non di ottimismo ma almeno di fiducia per affrontare la sosta.
Una sosta che deve servire alla società per definire del tutto la querelle relativa al ds Morgan De Sanctis, deve servire a Inzaghi per rinfrescare e consolidare le proprie idee tattiche e per fare il repulisti delle mele marce nello spogliatoio e deve servire alla squadra per mettere tanta benzina nello spogliatoio. Il tutto per arrivare al mercato di gennaio ancora in corsa. Non è semplice, ma non è impossibile. Crediamoci Salernitana!