Non è mai facile vincere le partite che bisogna vincere a tutti i costi per questione di vita o di morte calcistica, quindi non bisogna assolutamente sottostimare il successo ottenuto ieri dalla Salernitana sul Cosenza per 3-1, successo che segue l’altro altrettanto importante con il Sudtirol.
Marino fa due su due e porta – per la prima volta da diverse giornate – la Bersagliera in zona salvezza diretta. E lo fa con una squadra – finalmente – propositiva in zona offensiva, capace di cambiare spartito tattico in corsa e di trovare soluzioni dalla panchina.
Il tecnico siciliano sta utilizzando tutta la sua esperienza, consapevole che non ha il tempo materiale per imporre le sue idee ma, allo stesso tempo, esaltando le sue abilità di gestione del gruppo.
Si hanno scelte finalmente consolidate – Corazza su tutti – ma contemporaneamente si dà fiducia a più uomini per responsabilizzare tutti i componenti della rosa alla conquista dell’obiettivo e per distribuire il bilancio energetico in vista del tour de force finale.
E si ha la consapevolezza che non sempre si possono azzeccare le scelte iniziali però si ha l’umiltà e la bravura di correggerle in corsa. Vedi la sostituzione di Tello ma anche quelle di Verde e di Cerri che ieri non stavano disputando la loro miglior partita.
Ora però sarebbe grave commettere l’errore di pensare che da adesso in avanti la strada per la salvezza sia in discesa. Ci sono ancora delle problematiche in corso. Come ad esempio la sterilità offensiva nei primi 45 minuti delle partite, il “mal di gol” degli attaccanti di ruolo (in primis di Cerri) e lo staccare troppo presto la spina dalla partita, vedi le distrazioni che hanno reso il cosentino Zilli protagonista del finale.
Quindi, la strada per la salvezza è stata ben imbeccata ma è ancora lunga. Tanto lunga e tanto complicata. Prossima fermata: La Spezia.