Abbiamo atteso la vigilia dell’andata del playout di Serie B tra Sampdoria e Salernitana per esprimere il nostro pensiero sull’intera vicenda. Un pensiero che non può partire da una premessa obbligata: se i granata si trovano impelagati in questa vicenda la responsabilità è ascrivibile solo alla società e al patron Danilo Iervolino.
Scelte tecniche scellerate hanno infatti reso questa stagione comunque vada fallimentare, dato che avrebbe dovuto condurre i granata a una salvezza tranquilla invece di questo epilogo. Ma tant’è.
Scritto questo, Salernitana e Sampdoria pagano errori altrui. Del Brescia, innanzitutto, dato che è oggettivo che i contributi erariali di febbraio non sono stati versati (e fossero stati solo quelli direbbero nella città lombarda considerato il comportamento di Cellino) e quindi il -4 in classifica era sacrosanto. Ma anche dell’Agenzia delle Entrate, che ha impiegato troppo tempo per comunicare la magagna. E a chi dice che i tempi dell’AdE non coincidano con quelli calcistici rispondiamo che è stato creato un precedente molto serio.
Errori altrui che hanno portato i blucerchiati ad avere ragione perché sono scalati da terzultimi a quartultimi e quindi hanno diritto al playout. Ma hanno ragione pure i granata ai quali è stata sottratta una coda postcampionato a 24 ore dalla sua originaria disputa senza un provvedimento ufficiale mentre è stata imposta un’altra coda postcampionato con un procedimento ancora pendente (la discussione nel merito della sospensiva cautelare al TFN il 19 giugno).
Quindi, la B a 21 squadre sarebbe stata non una soluzione ma almeno un compromesso per attenuare i disagi alle due squadre che, a prescindere di come andranno queste due partite, sono già penalizzate in quanto le loro avversarie della prossima stagione (che sia B o C) stanno già in una fase avanzata di programmazione.
Però, nonostante la ragione sia anche dalla loro parte, c’è un dato statistico che non può non essere sottolineato: retrocedere due volte sul campo a distanza di un mese è un evento altissimamente improbabile. Ergo, la Salernitana apparirebbe per la statistica essere già condannata.
E quindi cosa avremmo fatto se fossimo stati al posto della società granata dopo i vari ricorsi respinti? Semplice, avremmo mandato la squadra in ferie e iniziato già a programmare uno squadrone per vincere il campionato di Serie C, accettando serenamente il -2 dovuto alla non presentazione della squadra sia al Ferraris che all’Arechi.
In questo modo, si sarebbe fatta fare una figura barbina alla Lega B e alla FIGC di Gravina (con DAZN e Amazon Prime che avrebbero immediatamente bussato cassa per recuperare la fettina di diritti tv spesi invano), non avremmo perso del tempo prezioso per l’anno prossimo e, soprattutto, avremmo salvaguardato l’unità della Curva Sud Siberiano che nuovamente è stata messa in discussione.
A tal proposito, chiosa finale, comunque vadano i playout non aggiungiamo al danno anche la beffa. Che sia col Monza o col Picerno in casa, che sia a Modena o a Casarano in trasferta, a settembre tutti pronti e tutti uniti a sostenere la Salernitana.