Prima o poi il bubbone sarebbe dovuto scoppiare. Pareggio striminzito a Latina, pareggio casalingo a Crotone, vittoria in extremis di rigore ad Altamura e nuovo pareggio – questa volta guadagnato – in casa con il Potenza. Insomma, quattro partite che sono stato il prologo ideale per il capitombolo di ieri a Benevento.
Una gara che in realtà è stata più equilibrata di quel che il punteggio pesante ha detto. Nei primi 40 minuti, i granata in casacca biancoceleste ieri si sono fatti addirittura preferire.
Poi quei sconsiderati minuti finali del primo tempo con due reti subite che non dovrebbero essere subite neanche in Terza Categoria e la squadra si è – nuovamente – sciolta psicologicamente. E nella ripresa è sparita dai radar.
Quindi, inutile parlare di tattica e/o di scelte tecniche quando il problema ieri è stato totalmente psicologico.
Bisognerà lavorare duramente su questo aspetto e bisognerà ottenere risultati in fretta.
Perchè il mercato di gennaio sarà sì importante (ed è già di fatto iniziato con l’ingaggio dello svincolato Longobardi) ma rischierà di essere inutile se non si otterranno almeno 10 punti tra Trapani, Picerno, Foggia e Siracusa.
Quindi, rialzarsi e serrare le fila sono imperativi categorici. Altrimenti, i giochi per il primo posto rischiano di essere già fatti.